FORMULA UNO – La mezza battuta d’arresto della Ferrari in Bahrain ha due volti: vediamo quali.
MODENA – Il GP del Bahrain, che sin dalle prove del venerdì sembrava preludere ad una marcia trionfale delle due “rosse” di Maranello, ha visto invece trionfare ancora una volta Sebastian Vettel, autore di una prova pressoché perfetta sin dallo spegnimento dei cinque semafori rossi.
Mentre Massa (due forature per lui) annaspava oltre il decimo posto utile per conquistare punti mondiali, Fernando Alonso doveva accontentarsi di un misero – sulla carta – ottavo posto, che ad una lettura superficiale sembrerebbe disastroso.
Va però detto che le chances dell’asturiano sono state fortemente compromesse da un guasto tecnico (l’ala posteriore) che lo ha costretto ad una sosta in più ai box, ma soprattutto a non poter usare il DRS per tutta la gara, con l’ovvia conseguenza di non poter praticamente effettuare sorpassi.
Alla fine la classifica mostra impietosamente un distacco di ben trenta punti dalla vetta (lo scorso anno, a questo punto della stagione, erano appena dieci), ma la F138 sembra comunque una vettura davvero in grado di competere fino in fondo, se la sfortuna smetterà di ghignarle contro.