BASKET – Virtus Roma e Pepsi Caserta danno vita ad una gara altalenante. Alla fine perde Roma e coach Lardo rischia la panchina.
ROMA – Minuto 35 della sfida casalinga di domenica 3 dicembre contro la Pepsi Caserta: la Acea Virtus Roma, reduce dalla brillante vittoria contro Cantù nel precedente turno di campionato, è in vantaggio 69-63 e sembra avere saldamente nelle mani le redini della partita, che la vede in vantaggio fin dalle prime battute.
Da quel momento, la squadra è letteralmente sparita: nei 5 minuti restanti della partita del PalaTiziano, viene travolta da una valanga di canestri casertani, subisce 26 punti in un amen e perde 82-89 senza nemmeno regalare ai propri tifosi un finale thrilling; poi, nell’incontro di sabato sera al PalaVerde contro la Benetton Treviso, la compagine del presidente Toti si dimentica semplicemente di scendere in campo, subendo una sconfitta molto più netta di quanto non dica il -14 finale.
Al di là delle prestazioni sconcertanti di quasi tutti i singoli (si salvano a malapena Datome, che peraltro ha trascorso la maggiorparte dell’incontro in panchina a causa di un infortunio al tallone, Slokar e capitan Tonolli, se non altro per l’indomabile grinta), ciò che ricorderemo maggiormente, della sciagurata trasferta trevigiana, è stata la “strana” remissività di coach Lardo, notata sia sul campo, dove è mancata la sua capacità di motivare e di incitare i suoi, sia in sala stampa: “sono esterrefatto e sorpreso”, “non so darmi una spiegazione per questa gara”, “non so cosa sia successo in campo”, i suoi significativi commenti. Remissività tale da indurci a ipotizzare anche un possibile addio del coach ligure, qualora la Virtus dovesse di nuovo fallire nella sfida casalinga di domenica prossima contro la Sidigas Avellino, con Datome in forte dubbio.